All’interno dell’iter di progettazione e produzione di una scheda elettronica la fase di creazione del prototipo ha lo scopo di far emergere difetti e malfunzionamenti che possono compromettere il funzionamento della macchina (o dell’impianto industriale) a cui è destinato.

Durante la fase di collaudo ed assemblaggio di una scheda elettronica possono verificarsi infatti numerosi imprevisti e malfunzionamenti tali da rendere il prodotto finale difettoso e dunque inutilizzabile.

Le schede elettroniche difettose vengono il più delle volte rottamate.

Nell’articolo di oggi vedremo quali sono i presupposti che portano alla rottamazione di una scheda elettronica e chi deve occuparsi dello smaltimento.

Quali sono i presupposti per rottamare una scheda elettronica

La rottamazione di una scheda elettronica si verifica in due circostanze, quando emergono delle criticità in fase di collaudo del prototipo oppure per cause accidentali.

Tra le cause di rottura accidentale ci sono, per esempio, quelle che si verificano durante la fase di trasporto, quando vengono spostate quantità di prodotto consistenti.
Urti e sobbalzi del mezzo possono creare delle micro lesioni che impediscono il corretto funzionamento delle schede.

Tutti i prodotti che presentano rotture e lesioni vengono messi da parte e rottamati.

Criticità e problematiche durante la fase di collaudo sono legate ai numerosi e ripetuti test effettuati sui circuiti elettronici che hanno l’obiettivo di verificare che la scheda, realizzata in quel modo, rispetti tutte le specifiche del progetto iniziale e sia funzionante.

Se la scheda non supera il collaudo ed i malfunzionamenti non vengono ripristinati quel prodotto non è utilizzabile e, come sopra, viene scartato in quanto difettoso.

Tutte le schede elettroniche difettose vengono messe da parte e rottamate.

Come avviene lo smaltimento delle schede elettroniche difettose

In quanto dispositivi elettronici, le schede destinate alla rottamazione devono essere smaltite seguendo il protocollo previsto per lo smaltimento dei materiali e delle sostanze tossiche.

Solitamente questa attività viene delegata a ditte esterne specializzate nel trattamento di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) che si occupano di smontare le schede elettroniche così da smaltire, e recuperare, i singoli componenti.

Affidarsi a ditte specializzate è fondamentale per limitare l’immissione di agenti inquinanti e per essere certi che i prodotti vengano consegnati a centri di smaltimento autorizzati.

Riciclo schede elettroniche: un breve approfondimento

Il processo di riciclo delle schede elettroniche si articola in tre fasi principali: smontaggio, bonifica e recupero delle parte e dei componenti riutilizzabili.

Quando l’intero procedimento di recupero e smaltimento viene eseguito in modo corretto si ottiene una notevole quantità di materie prime riutilizzabili.

Oro, acciaio, rame e ferro sono i materiali che vengono recuperati e riutilizzati per la produzione di altri dispositivi elettronici come tablet, smartphone, computer e molto altro.

Qual è oggi il valore del riciclo schede elettroniche

In un momento storico di difficile reperibilità di materie prime come quello che stiamo attraversando, portare avanti in maniera corretta il recupero e smaltimento delle schede elettroniche garantisce una quantità notevole di risorse riutilizzabili nei diversi cicli produttivi.

Riciclare i componenti elettronici favorisce una riduzione dell’impatto ambientale associato alle sostanze tossiche pericolose per le persone e per l’ambiente.

In questo senso la nostra azienda si impegna ogni giorno nel controllare che i processi siano rispettati facendo sempre più attenzione all’acquisto e gestione dei materiali, affidandosi a fornitori qualificati e certificati che garantiscono una sicurezza per l’ambiente, per noi e i nostri clienti

Anche tu hai bisogno di sviluppare una scheda elettronica?